Nato per favorire la crescita di un distretto della conoscenza, dell’innovazione e delle alte tecnologie, vuole costruire un punto di aggregazione di imprese dalla forte propensione innovativa e di istituzioni scientifiche e centri di ricerca e sviluppo. Un luogo privilegiato per il dialogo tra cultura accademica, imprenditoriale e scientifica.
Creare un Parco Scientifico Tecnologico significa dare spazio ai protagonisti dell’innovazione.
Comunità scientifica, enti locali e aziende hi-tech si incontrano al KmRosso dell’autostrada A4, al centro esatto della Lombardia e dell’Italia settentrionale.

La forma e l’immagine della tecnologia.

Un Kilometro Rosso alto 10 metri dietro cui si sviluppano 24 ettari di verde su una superficie complessiva di 40.
Il Parco Scientifico Tecnologico è disposto a pettine lungo i 1000 metri del “frame” rosso in alluminio estruso che segna il parco lungo l’autostrada e svolge la funzione di barriera sonora. Dentro il KmRosso, il verde, il prato, gli alberi che accolgono gli edifici dei laboratori, degli uffici e di tutte le strutture ricettive.
Un progetto che definisce le linee guida, i volumi, le luci e gli spazi ma lascia alle diverse aziende, Enti e Istituzioni la libertà di connotare autonomamente il proprio insediamento.
La missione del Parco Scientifico Tecnologico è quella di produrre tecnologia in loco e distribuirla in tutto il mondo.
Le nuove tecnologie nascono dove gli uomini e le risorse si incontrano per passare dal singolare al plurale, per lavorare insieme pensando al futuro, oggi come 2500 anni fa.
Opere di eccellenza architettonica arricchiscono il parco. Il Centro Ricerche e Sviluppo di Brembo occupa un edificio progettato dall’architetto francese Jean Nouvel, autore del master plan dell’intero Kilometro Rosso.

Il segno dell’innovazione – Jean Nouvel.

Architetto di fama mondiale.
Ispirandosi al Master Plan di Jean Nouvel, tutti gli edifici del Kilometro Rosso nascono da importanti firme del panorama architettonico mondiale.
Quella di Nouvel è un’architettura smaterializzata, una progettazione della luce e delle superfici. Dichiara: “L’architettura è arte visiva. Oggi la tecnologia ci permette di nascondere i tecnicismi. E’ l’estetica del miracolo”.
Il miracolo del KmRosso, suo primo grande progetto in Italia, è quello di un gesto che, mentre esibisce nasconde.