CANNELLA – Cinnamomum zeylanicum J.Presl – Lauraceae

Caratteristiche

La cannella che tutti conosciamo proviene dal tronco di un piccolo albero, alto 5-8 metri dal fogliame persistente.

La corteccia, che una volta seccata diventa la cannella vera e propria, è esternamente grigiastra, mentre all’interno è rossa.

Le foglie sono irregolarmente opposte, talvolta alternate, dotate di un piccolo peduncolo, ovali e coriacee, percorse da nervature longitudinali ben pronunciate.

I fiori sono piccoli, di colore bianco-giallo, riuniti in pannocchie solitarie, con un perigonio brevemente tubolare.

I frutti sono costituiti da bacche ovoidali dalla polpa verdastra (drupe monosperma).

Habitat

Esistono diverse specie di piante della cannella: il Cinnamomum zeylanicum è originario dell’isola di Ceylon ed è coltivata nella maggior parte dei paesi quali le Seychelles, l’India, la Malesia, il Madagascar.

E’ un albero alto circa 10 m, con foglie persistenti e picciolate.

Una specie simile si trova in Cina (Cinnamomum cassia), è più grande di quella tipica e cresce soprattutto nelle regioni montuose.

Presente in Birmania e in numerosi regioni della Cina, ha una corteccia più spessa, meno aromatica e meno apprezzata sul mercato.

La spezia che si ottiene dalla corteccia dei suoi rami giovani presenta superficie rugosa, spessore superiore al millimetro, colore esterno tendente al grigiastro e aroma meno spiccato e con retrogusto amaro.

Posizionamento

Le piante della cannella, essendo originarie della zona tropicale, prediligono un ambiente ove la temperatura si mantenga costantemente elevata e l’umidità sia sempre presente.

Moltiplicazione e cure

Il substrato ideale per la cannella è un terreno sabbioso-siliceo, che non andrebbe mescolata ad altro; le piante di cannella vanno tenute al riparo dal vento in quanto temono gli sbalzi di temperatura.

Raccolta

La droga si ricava dai rami o dai fusti. I suoi rami sono tagliati ogni due anni, incisi nel senso della lunghezza e lasciati al sole perché la corteccia, seccandosi, si ritiri e si distacchi o più frequentemente si taglia la pianta di due anni di età appena sopra il livello del suolo.

Le parti tagliate si mettono quindi ad essiccare e via via si elimina la corteccia più esterna e man mano che seccano ulteriormente assumono il classico aspetto a “sigaro” color nocciola che ben conosciamo.

In commercio la cannella si presenta sotto forma di piccoli tubi incastrati uno nell’altro.

La cannella di Ceylon, più ricercata, è riconoscibile per il colore caldo e per essere composta da otto – dieci strati di corteccia.

Si sbriciola facilmente e si conserva facilmente in vasi ermetici.

La qualità dipende principalmente dall’età dei rami dai quali si è ricavata: più i rami sono giovani, migliore è la sua qualità.

Si può trovare anche direttamente in polvere anche se intera conserva meglio tutte le sue caratteristiche e aroma.

Proprietà e utilizzi

Nota fin dall’antichità, la cannella è rimasta per molto tempo una delle spezie più preziose e ricercate.

Ha proprietà digestive e antisettiche, è un ottimo tonico e un eccitante.

È anche conosciuta come stimolante sessuale.

Svolge anche una funzione coadiuvante nelle funzioni intestinali e come vermifugo.

Il suo uso si è dimostrato molto prezioso nelle malattie da raffreddamento, soprattutto nelle sindromi influenzali.

Si prepara come infuso e in decotto.

Il vino caldo di cannella è famoso come panacea antinfluenzale.

Questa bevanda, infatti, possiede proprietà toniche e stimolanti.

Storia e curiosità

La cannella era conosciuta dagli antichi Egizi, che la usavano per aromatizzare i loro profumi migliori e nelle miscele di spezie per avvolgere le mummie.

La cannella giunse in Europa partendo da Alessandria, attraverso la Grecia ma gli antichi non conoscevano la cannella di Ceylon.

Nel 1505 i Portoghesi si impadronirono di Ceylon e mantennero il monopolio per 150 anni fino alla conquista spagnola.

A metà del 1800 il mercato del prodotto cessò di essere monopolio della compagnia delle Indie.

È ancora in uso in alcuni paesi arabi come bevanda riscaldante quando fa freddo.

Nella medicina indiana veniva tradizionalmente usata per rafforzare l’organismo, per favorire la digestione e aiutare l’assorbimento di altri rimedi.

La medicina tradizionale cinese usa i rametti per mani e piedi freddi e la corteccia di cannella per riscaldare il petto.

I “digestive”, famosi biscotti inglesi, sono fatti con l’avena, che è lenitiva, ma un tempo contenevano anche erbe riscaldanti e carminative, come la cannella, lo zenzero e il pimento.

Si mangiavano soprattutto perché risultano digestivi.

Oggi non hanno più questa funzione.

Cucina

Grazie al suo profumo, la cannella si presta a essere utilizzata nella preparazione di dolci e creme.

Insieme ad altre spezie serve per insaporire carni, selvaggina e verdure.

GIRANDOLE VANIGLIA CANNELLA E CACAO

Ingredienti

• 250 g di farina 00

• 125 g di burro

• 150 g di zucchero a velo

• 1 uovo

• 20 g di cacao

• 1 stecca di vaniglia

• un pizzico di cannella

Lavorate il burro a temperatura ambiente con lo zucchero a velo e la vaniglia.

Aggiungete l’uovo e poi incorporate la farina setacciata.

Lavorate fino ad ottenere una palla, pesatela e dividetela a metà.

Ad una parte aggiungete il cacao setacciato e se è di vostro gusto anche la cannella, poi fate riposare in frigo i due impasti per 30 minuti. Riprendete i due impasti stendeteli separatamente ad uno spessore di 4/5 mm e aiutandovi con un righello o con 1/2 foglio A4 ricavate dall’impasto chiaro un rettangolo di 21×15 cm e da quello scuro un rettangolo di 20×14.

Bagnate leggermente l’impasto chiaro con un po’ d’acqua e posizionate l’impasto scuro sopra lasciando su uno dei lati lunghi il bordo di un centimetro in più dell’impasto chiaro e centrando quello scuro sui lati corti lasciando mezzo centimetro per parte.

Iniziate ad arrotolare (con questa quantità si ricavano 2 salsicciotti) ben stretti partendo dal lato lungo in cui i due impasti combaciano.

Una volta ultimati i due rotoli, posizionateli in un vassoio e fateli riposare per 15 minuti nel congelatore, facendo in modo che si induriscano bene per poi poter tagliare ogni rotolo a fette spesse 4 mm circa e posizionateli ben distanziati in una leccarda ricoperta di carta forno. Infornate a 180°C per 15 minuti circa, dovranno dorarsi appena e poi sfornateli su una gratella.

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Dicembre 2024